Pezzi di storia, vite e tradizioni, narrati dagli abitanti e cuciti insieme dalla sapiente penna di Roberta Ottolini
«C’era una volta il Sasc»: un libro che racconta una comunità, quella di Gisazio («Sasc» in dialetto), frazione di Perledo, un piccolo borgo incastonato tra i boschi sopra il lago di Como, dove la natura avvolge le vite degli abitanti, scandendole con il suo ritmo lento e circolare. E infatti Roberta Ottolini, l’autrice di questo piccolo capolavoro di memoria, durante l’intervista ci confida di essere appena tornata da una passeggiata nel bosco, nel corso della quale ha raccolto la legna, «perché qui ci si scalda ancora con la stufa».
C’era una volta il Sasc: il piccolo borgo di Gisazio raccontato in un volume
Questo piccolo libro racconta la storia e le tradizioni di Gisazio: si tratta di un’opera corale, alla quale tutti gli abitanti hanno contribuito. E’ la storia di una comunità che si racconta e che partecipa (chi ha tirato fuori dal cassetto la foto della nonna, chi del parente emigrato all’estero…), e i cui pezzi sono stati cuciti insieme da Roberta Ottolini, classe 1951, insegnante prima e psicologa in seguito, professione che continua a svolgere in zona Milano, città nella quale prima abitava. Da alcuni anni, però, Roberta ha deciso di trasferirsi definitivamente a Gisazio: «Avevo una casa a Perledo – ha spiegato la donna – Da lì mi incamminavo spesso attraverso il Bosco delle Streghe per arrivare a Gisazio. Mi sono innamorata di questo piccolo borgo: Perledo ha vista lago, Gisazio no, ma è immerso nei boschi, e io amo i boschi. Oltre alla natura meravigliosa, mi sono innamorata della comunità che vive qui: a Milano abitano milioni di persone, ma spesso sono persone sole; qui ne vivono 34, ma sono tutte in relazione tra di loro».
Tra le famiglie più antiche di Gisazio, ricordiamo la famiglia Maresi, che gestiva l’omonima osteria in paese, chiusa intorno al 1958. Proprio in questa frazione è infatti nato nel 1940 Giuliano Maresi, ragno di Lecco, in passato presidente dei Maglioni Rossi.
La stesura di questo volumetto è stata realizzata lo scorso anno, anche se – come ha raccontato Roberta – tutto è nato 10 anni fa: «C’era uno spazio libero in paese vicino a casa mia, così, con il permesso della proprietaria, abbiamo deciso di sistemarlo e di realizzare un centro di scambio di libri: la «Pollibreria» (in onore del vecchio pollaio). Oltre ad essere un «giralibro», questo luogo è diventato il cuore del paese, dove ogni anno organizziamo almeno un paio di eventi per raccontare il borgo. Dopo 10 anni di attività della Pollibreria, io mi sono ritrovata con una quantità enorme di documentazione sulla storia e sulle tradizioni del paese. Ho passato l’inverno scorso a riordinare il materiale con un minimo di coerenza, e ne è nato un libro. Il desiderio che sta dietro a questo volumetto è quello di continuare a far vivere questo paese in chiunque voglia sfogliare le sue pagine».
Come ha confidato Roberta, inizialmente avrebbe voluto intitolare il volume «A Gisazio non c’è niente»: «Qui non c’è un negozio, non c’è un bar – ha infatti spiegato l’autrice – per qualsiasi cosa bisogna andare a Perledo. Questo fatto lo rende un piccolo borgo residenziale e contadino, di turismo ce n’è ben poco; ci sono solo dei bed and breakfast: chi viene qui ama il prato e il bosco, senza la mondanità».
In conclusione, l’autrice ha confidato: «Non ci penso nemmeno di tornare a Milano! So di essere molto privilegiata a vivere qui, e la cosa bella è che un posto così si trova solo ad un’ora dal capoluogo lombardo».
Chiunque voglia acquistare il libro può rivolgersi direttamente all’autrice, contattandola telefonicamente al 347 8456323 o all’indirizzo mail «ottolinr@gmail.com».
Federica Rota per “primalecco.it“